LA COMUNITÀ DEL CIBO E DELLA BIODIVERSITÀ DEI GRANI ANTICHI DI MONTESPERTOLI E DELLE COLLINE DEL CHIANTI

LA COMUNITA DEL CIBO DEI GRANI ANTICHI nasce dall'associazione grani antichi di Montespertoli nata nel 2014. Si è formalmente costituita l'11 aprile 2022 diventando una delle nove COMUNITÀ DEL CIBO E DELLA BIODIVERSITÀ  toscane riconosciute dalla regione Toscana secondo la legge nazionale 194/2015 per la tutela della biodiversità.

 

La passione per la terra, la consapevolezza che solo attraverso un'agricoltura sostenibile è possibile alimentarsi bene, sono alcuni dei principi che accomunano i Soci.

La creazione di una filiera locale virtuosa, che avvicina, coinvolge e lega tra di loro gli agricoltori, i trasformatori ed i consumatori è lo strumento economico che permette di realizzare questo progetto. Il raggio d'azione si estende al territorio di Montespertoli ed ai comuni limitrofi. In questo processo, che è di riscoperta ed invenzione, è stata coinvolta anche l'Università di Firenze.

Nella coltivazione dei grani antichi è fondamentale il rispetto della rotazione triennale, cioè l'alternanza della coltivazione dei cereali con altre specie (ceci, fagioli, lenticchie, lino, girasole,colture foraggere, ecc.) ed il rispetto del terreno e della sua fertilità. E' stato quindi creato un disciplinare contenente regole chiare di produzione e trasformazione.

Tutti i nostri prodotti sono tracciati e segnalati con il marchio brevettato. 

Le aziende socie-produttrici, sono o controllate e certificate da Agricoltura Biologica (Reg. CE 834/2007 e 889/08 ), o garantite da un sistema di controllo e conoscenza, chiamato Garanzia Partecipata (www.garanziapartecipata.it), messo in atto tra i produttori, i consumatori ed i tecnici.

 

Un Piano Integrato di Filiera (PIF) è stato costituito, qui il pdf

Scarica il depliant di due pagine in pdf: La Comunità del Cibo


Cosa sta cambiando?

La Comunità del cibo e della biodiversità ha rimesso a coltura tanti campi che altrimenti sarebbero stati abbandonati perchè lavorarli non sarebbe stato economicamente conveniente. Alcuni agricoltori sono nuovamente interessati a proseguire nel loro lavoro, finora poco riconosciuto, e sono maggiormente consapevoli dell'importanza di produrre cibo sano.

Il prezzo stabilito permette di remunerare ogni tassello della filiera, riconoscendo dignità ad ogni tipo di lavoro, sia manuale che intellettuale.

Cerchiamo di fare andare a braccetto la sostenibilità economica con la sostenibilità ecologica.

Sono state coinvolte le scuole e stiamo cercando di fare conoscere il valore di tutto il processo.

Abbiamo riavvicinato la ricerca ai campi e teniamo molto a questa continua collaborazione.

Siamo consapevoli che le varietà antiche non sono un oggetto da museo, ma sono una nostra grande ricchezza, a partire dalle quali andranno create nuove selezioni con nuovi presupposti ed in grado di creare nuove prospettive.